Come sopravvivere all’aria nelle nostre case

Parte terza

Come spiegata nella seconda parte dell’articolo, uno delle principali fonti di inquinamento indoor sono gli impianti di condizionamento.

Impianti di condizionamento

Gli impianti di condizionamento possono rappresentare pericolose fonti di inquinamento biologico o chimico specie se mal progettati, in cattivo stato di pulizia e manutenzione.

La funzione dei sistemi di ventilazione e condizionamento dell’aria è quella di realizzare determinate condizioni di temperatura, umidità relativa e purezza dell’aria negli ambienti chiusi. Questi sistemi garantiscono quindi il mantenimento dello stato di benessere delle persone, ma se mal progettati o non sottoposti a periodica manutenzione (pulizia e/o sostituzione dei filtri), possono divenire fonti di inquinamento (come terreno di coltura per muffe e altri contaminanti biologici come microrganismi (funghi, batteri, virus, parassiti, protozoi), allergeni indoor (acari della polvere, allergeni di derivazione vegetale e animale). Colonie di microrganismi possono annidarsi e moltiplicarsi negli impianti in cui vi è presenza di acqua, per lo più stagnante, come: umidificatori e condizionatori di aria, vaporizzatori, sistemi di riscaldamento, frigoriferi autosbrinanti, impianti idrici e causare effetti negativi sul benessere e la salute delle persone. Inoltre una errata collocazione delle prese d’aria in prossimità di zone ad elevato inquinamento (in vicinanza di strade molto trafficate o di un parcheggio di auto) può determinare l’introduzione di inquinanti dall’esterno.

L’usura, il deterioramento e l’accumulo di polveri e microorganismi nelle condotte degli impianti di climatizzazione è un problema spesso sottovalutato. La formazione negli impianti di aria condizionata di colonie batteriche (come ad es. la legionella) e fungine (micotiche) rende l’aria che respiriamo nociva per la salute. La prevenzione, e quindi la corretta manutenzione, pulizia e sanificazione degli impianti dell’aria (aeraulici) è l’unico modo di non correre rischi per la salute. La bonifica delle condotte degli impianti di climatizzazione è infatti indispensabile per igienizzare e quindi riportare entro i limiti di norma i valori microbiologici e rendere più sana l’aria che respiriamo.

I rischi per la salute associati alla presenza dei contaminanti biologici sono classificabili in tre tipologie: infettivo, tossico e allergico e gli effetti si possono manifestare con diversa intensità in relazione a vari fattori quali le condizioni fisiche e la suscettibilità di ciascun individuo.

Quindi cosa fare?

Gli impianti di condizionamento e ventilazione meccanica controllata (VMC) diventano vetusti nell’arco di pochi anni, necessitano di una attenta e costante manutenzione e sono fonte di consumo energetico oltre che potenziale fonte di inquinamento indoor.

Il modo più efficace di inibire questa fonte di inquinamento è evitare di installare questo genere di impianti, da cui si diventa dipendenti per poter vivere all’interno degli edifici.

Per evitarne l’installazione ed avere un buon comfort termoigrometrico è necessario far lavorare l’involucro edilizio, ovvero sfruttare le caratteristiche dei materiali da costruzione che lo compongono.

In questo senso la ristrutturazione o nuova costruzione di edifici con materiali bio edili quali argilla cruda e canapa ha molteplici effetti positivi negli ambienti interni:

  • Non necessitano di impianti di condizionamento grazie all’elevata inerzia termica di questi materiali che “isolano dal caldo”;
  • Non necessita di VMC in quanto essendo materiali totalmente traspiranti, l’umidità fuoriesce dall’abitazione;
  • Sono materiali sani, prodotti senza l’utilizzo di colle e sostanze chimiche, totalmente salubri;
  • Con questa tecnologia è possibile vivere in ambienti freschi, veramente salubri e non dipendente da impianti di condizionamento e VMC.